Olav
A partire da gennaio 2017, le attività di O-Pol e O-Lav sono state riunite in un’unica unità: l’Osservatorio delle Dinamiche Economiche, O-De (http://www.ode.usi.ch/)
Abbiamo il piacere di invitarvi al secondo appuntamento dell’edizione 2016 di confronTi:
Voluto dall’Istituto di Ricerche Economiche (IRE) nell’ambito delle attività promosse per supportare validamente l’economia e il territorio ticinese, l’appuntamento con confronTi propone annualmente due momenti di riflessione e discussione sulla dinamica economica cantonale – congiunturale e strutturale – inserita nel contesto di un confronto interregionale, nazionale e transfrontaliero.
Dall’inizio del ventunesimo secolo la nostra società sta vivendo una vera e propria rivoluzione digitale, ad un ritmo spesso incalzante. Concetti quali “‘Internet of Things” o “E-commerce” sono sempre più diffusi. Tale trasformazione non ha lasciato indenne il settore industriale, tanto che si è spesso parlato di “quarta rivoluzione industriale” o “industria 4.0”. Questi termini stanno ad indicare il cambiamento dovuto alla sempre maggiore integrazione delle tecnologie digitali nei processi industriali manifatturieri, con conseguente modifica di prodotti e metodologie produttive.
confronTi-economia 2016 vuole dunque approfondire questa tematica attraverso il coinvolgimento di studiosi, rappresentanti e attori di realtà produttive locali, insieme ai quali si discuteranno lo stato attuale e le prospettive per il nostro cantone in relazione alla digitalizzazione dell’economia.
Il programma prevede una prima finestra dedicata a presentazioni da parte di relatori IRE-USI e di altre Università impegnate nello studio della cosiddetta “smart industry”, cercando di individuarne opportunità e sfide. Nella seconda parte, invece, si darà spazio al dibattito con una tavola rotonda composta da accademici e da operatori istituzionali ed economici.
Il programma dettagliato è disponibile al sito www.confronti.ch. È possibile iscriversi direttamente online o richiedendo il talloncino di iscrizione a confronti@usi.ch
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O-Lav, l’Osservatorio del mercato del lavoro nato nel 2002, è stato il primo osservatorio creato dall’Istituto di Ricerche Economiche. A seguito dell’entrata in vigore dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALCP) tra Svizzera e Unione Europea, il 1 giugno 2002, ogni cantone svizzero ha infatti istituito delle “commissioni tripartite” per il controllo e il monitoraggio del mercato del lavoro regionale e il Consiglio di Stato ticinese ha indentificato l’IRE e l’O-Lav come partner scientifico col compito di analizzare le dinamiche, i rischi e la opportunità del mercato del lavoro regionale.
Attualmente O-Lav mantiene e aggiorna per la Commissione Tripartita cantonale il modello che permette di stimare le soglie salariali nei settori in cui non è stato introdotto un minimo salariale di riferimento e il modello di valutazione del dumping salariale che viene correntemente utilizzato per verificare l’esistenza di dumping salariale in un determinato settore economico.
Accanto a questi compiti prettamente tecnici l’osservatorio è impegnato in un’opera di divulgazione, al fine di fornire un aggiornamento sulla situazione del mercato del lavoro cantonale attraverso l’analisi di dati provenienti da diverse fonti e con termini di uscita differenti. I collaboratori dell’osservatorio sono poi costantemente al lavoro su studi e rapporti scientifici commissionati ad hoc in merito a particolari caratteristiche del mercato del lavoro regionale. Un’analisi approfondita del mercato del lavoro regionale non si deve infatti limitare all’esame della domanda e dell’offerta, ma è necessario contemplare anche i fattori alla base di queste forze e le conseguenze della loro interazioni; le analisi si basano perciò su di un modello di mercato del lavoro regionale e mantenendo una logica di confronto tra il Ticino e le regioni che lo circondano.
Negli ultimi anni, infine, a seguito del profondo cambiamento nei mercati del lavoro, l’Osservatorio ha iniziato un lavoro di analisi delle Politiche Attive del Lavoro (ALMP), che attraverso un approccio di largo respiro, puntano sull’offerta o domanda di lavoro oppure favoriscono la crescita economica. La natura di tali misure fa intendere come le Politiche Attive del Lavoro orientate a livello locale possano costituire un utile complemento alle strategie di sviluppo regionale: l’inserimento delle ALMP in un approccio tradizionale di sviluppo regionale costituisce un’opportunità per favorire una forte ed efficace crescita locale.